Museo Scienze Naturali

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Museo Zoologico

Museo Zoologico

 

“Più di 200 anni di biodiversità del mondo animale”

 

mineralogico struttura

Salone Maggiore del Museo Zoologico.

 

Collezioni

Una raccolta costruita con pazienza e sapienza nel corso di una storia lunga più di duecento anni, non priva di episodi drammatici, in particolare durante il secondo conflitto mondiale, durante il quale molti reperti furono distrutti o trafugati, quando i locali del Museo vennero temporaneamente requisiti ed assegnati al quartiere generale di un distaccamento di truppe anglo-canadesi.Ricco di esemplari di grande interesse storico e scientifico, come le specie oggi estinte di Wallaby dalla coda unghiuta lunato (Onychogalea lunata) e di Colomba di Norfolk (Gallicolumba norfolciensis), i suoi reperti sono la testimonianza tangibile della ricerca scientifica del passato, dei suoi metodi, delle sue scoperte e rappresentano le preziose tessere di un mosaico che descrive l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e degli antichi metodi della didattica. I magnifici arredi di inizio Ottocento, conferiscono una splendida cornice di armoniosa eleganza e di elevato valore storico-artisticoa reperti unici al mondo come: la “Balena di Taranto”,unico esemplare musealizzato di provenienza mediterranea di Balena franca boreale (Eubalaena glacialis), penetrato nel Mar Grande di Taranto nel febbraio 1877 e la “Foca di Posillipo”, esemplare di Foca monaca (Monachus monachus) catturato a Napoli nel 1884, che rappresenta la sola testimonianza tangibile della presenza storica di questa specie in Campania.

 

Curiosità

L’elefante del re. Un maschio di Elefante indiano (Elephas maximus) che Carlo di Borbone ottenne nel 1742 dal sultano turco ottomano Maometto V da cui ebbe origine il famoso detto popolare napoletano citato anche da Benedetto Croce: «Caporà, è mmuort’ l’alifante!» (trad.: «Caporale, è morto l’elefante!»), ad indicare la fine di una situazione favorevole.

 

Scopri le collezioni

 

Storia

Il Museo Zoologico di Napoli venne ufficialmente istituito da Gioacchino Murat, re di Napoli, con decreto del 18 febbraio 1813, che vi fece trasferire gran parte dei preparati delle collezioni naturalistiche dei Borbone, nonché varie collezioni private. Nel 1815 Ferdinando I di Borbone ne definì la collocazione assegnando alla struttura idonei locali nell'attuale Biblioteca Universitaria. Da allora zoologi ed anatomici comparati si sono succeduti alla guida del Museo, arricchendolo con collezioni acquistate da privati e con esemplari raccolti in campagne naturalistiche. L'attuale sede del Museo fu costruita nel 1845 per volontà di Giosuè Sangiovanni, primo professore di anatomia comparata in Italia. L'attuale disposizione del Museo Zoologico nei due grandi saloni, così come oggi lo vediamo,con una superficie espositiva dedicata di 900 m2, fu realizzata nel 1901 dallo zoologo Francesco Saverio Monticelli. Durante l'ultima guerra mondiale il Museo subì gravi danni a seguito dei bombardamenti, occupazioni e vandalismo. Si deve a Mario Salfi il recupero dell'esistente nel periodo postbellico.

 

museo zoologico esemplari

Astroides calycularis (Pallas, 1766) e Aquila del Bonelli (Aquila fasciata (Vieillot,1822))

 

Direttore Tecnico
dr. Roberta Improta

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  • Tridacna gigante
  • Pitone di Seba
  • Acropora corymbosa
  • Bubo bubo
  • Tigre Sumatra
  • Dugongo
  • wallabi
  • Testuggine radiata
  • Tridacna gigante

    Tridacna gigante (Tridacna gigas (Linnaeus, 1758)) Mar Rosso

  • Pitone di Seba

    Pitone di Seba (Python sebae (Gmelin, 1788)) Africa subsahariana

  • Acropora corymbosa

    Madrepora corymbosa (Acropora corymbosa (Lamarck, 1816)) Oceano Indopacifico

  • Bubo bubo

    Gufo reale (Bubo bubo (Linnaeus, 1758)) Eurasia

  • Tigre Sumatra

    Tigre di Sumatra (Panthera tigris sumatrae (Pocock, 1929)) Isola di Sumatra

  • Dugongo

    Dugongo (Dugong dugon (Müller, 1776) acque costiere dall'Oceano Pacifico occidentale alla costa orientale dell'Africa

  • wallabi

    Wallaby dall'unghia lunata (Onychogalea lunata (Gould, 1841)) Australia, estinto

  • Testuggine radiata

    Testuggine raggiata (Astrochelys radiata (Shaw, 1802)) Madagascar meridionale

Contatti

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