Real Museo Mineralogico

.

La Grande Collezione

AdamiteMinerali colorati, trasparenti ma anche incolori, lucenti o opachi.  È la Grande Collezione, una raccolta formata da più di 21.000 reperti di cui solo una parte in esposizione nella Sala Monumentale del museo. Il nucleo più antico della collezione è rappresentato da reperti raccolti da giovani naturalisti vincitori di un pubblico concorso, tra il 1789 e il 1797 nei più importanti distretti minerari europei a cui poi, nel tempo, si sono aggiunti minerali provenienti da tutto il mondo spesso vere e proprie rarità per bellezza, dimensioni e importanza storica. Sarete conquistati dai grandi e colorati cristalli di fluorite, dalle trasparenze dei cristalli di gesso, dai magnifici cristalli di tormalina, dai cristalli rosso vermiglio della crocoite e dalle incredibili iridescenze dell’ematite elbana e delle antimoniti aciculari resi ancora più evidenti dalla nuova illuminazione a led delle vetrine.

Nella foto: Adamite, MapimÍ, Durango, Messico.

Collezione Vesuviana

CuspidinaLa sala Arcangelo Scacchi ospita una delle maggiori e più antiche collezioni di minerali vesuviani al mondo. Un percorso alla scoperta del Vesuvio e dei suoi prodotti: rocce, lave, bombe vulcaniche ma soprattutto incredibili minerali dalle geometrie perfette e colori inaspettati. Iniziata nel 1844 partendo da minerali vesuviani già presenti nel museo, la collezione è stata ampliata nel tempo in modo consistente attraverso acquisti, donazioni e campagne di ricerche sul Vesuvio. Oggi è composta da più di 14.000 reperti di cui solo 3.000 esposti tra cui specie rare o segnalate per la prima volta al Vesuvio. Fanno parte della Collezione una piccola ma interessante raccolta di medaglie coniate nella lava fluida del vulcano napoletano, le più antiche delle quali risalgono al 1804 e circa 400 reperti di minerali fumarolici, raccolti da Arcangelo Scacchi e dal vulcanologo Alessandro Malladra tra il 1870 e il 1937 conservati in contenitori di vetro dell’epoca.

Nella foto: Cuspidina, Monte Somma, Napoli.

Collezione Cristalli Artificiali

Cromato acido di ammonioDi grande significato storico e scientifico è la Collezione Cristalli Artificiali iniziata intorno al 1847 dal mineralista Arcangelo Scacchi e donata al museo nel 1862. Nello stesso anno cento campioni della Collezione furono inviati all’esposizione Universale di Londra e, nel 1867 a quella di Parigi, ottenendo un grande consenso scientifico. Da fine Ottocento la collezione ha subito diverse vicende che hanno messo in serio pericolo la sua sopravvivenza fino a quando, nel 1997 fu deciso, dopo una accurata revisione, di esporla nuovamente al pubblico. La Collezione è composta da 332 campioni conservati nelle originali boccette di vetro con indicazione del nome e con allegate molte note autografe di Scacchi. Molti di questi cristalli meritano una particolare attenzione per le forme perfette e per i bellissimi colori: dall’azzurro dei composti di rame, al giallo del cromato di potassio, al verde più o meno intenso del solfato di ammonio e ferro.

Nella foto: Cromato acido di ammonio.